Parliamo spesso della "fine del mondo" in termini generali, ma per una migliore comprensione dovremmo addentrarci nei dettagli. Osserviamo da vicino la regione polare del North Slope in Alaska e troveremo un mondo in continuo cambiamento: un mondo colpito dai mutamenti climatici, economici e tecnologici tutti interconnessi gli uni agli altri. È un mondo che si sta trasformando molto velocemente tanto che la fine sembra vicina. In fondo si tratta di una prova dell'ingenuità umana; le persone continuano a lottare per la vita mentre la banchisa scompare durante l'estate, le riserve di gas e petrolio si esauriscono, i modelli migratori degli uccelli cambiano, i temporali si fanno sempre più frequenti, le terre vengono erose dal mare, gli orsi polari e le balene perdono il loro habitat naturale. Questi cambiamenti non possono essere fermati. Ciò che accade qui, all'estremo nord antropizzato, è soltanto un preavviso di ciò che potrebbe accadere alle popolazioni che vivono in aree più calde. Qui possiamo verificare il modo in cui la scienza può sensibilizzare i decision maker riguardo alle difficili scelte da fare, mettendo in luce la necessità di attente riflessioni e l'importanza della cooperazione tra i vari settori, superando barriere istituzionali e diversità culturali.