Il terzo appuntamento con la nuova rassegna Lezioni d’arte vedrà protagonista il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci che parlerà dell’ultima fatica di Michelangelo nella Cappella Paolina. “Collocata all’interno dei Palazzi Apostolici e quindi esclusa dai percorsi museali, si chiama così perché fu Papa Paolo III Farnese a volerla come luogo di preghiera esclusivo riservato al Pontefice, alla sua Corte e ai suoi ospiti. Papa Farnese commissionò a Michelangelo che aveva appena concluso l’affresco del “Giudizio Universale” in Sistina (1541), la decorazione pittorica dell’intera Cappella. L’argomento generale doveva essere la vita degli Apostoli Pietro e Paolo. Michelangelo, ormai anziano e in cattiva salute, si limitò a dipingere in affresco i due grandi murali contrapposti con la “Conversione di San Paolo” e la “Crocifissione di San Pietro”. Rimasto il cantiere interrotto per la rinuncia di Michelangelo a proseguire l’impresa, i lavori vennero ripresi più di vent’anni dopo, sotto il regno di Gregorio XIII Boncompagni. I pittori Federico Zuccari e Lorenzo Sabatini furono incaricati di completare il ciclo delle Storie degli Apostoli Pietro e Paolo. L’intervento di restauro su tutte le pitture, gli stucchi e i decori dell’intera cappella, è stato realizzato in sette anni (dal 2002 al 2009). Il Santo Padre Benedetto XVI lo ha inaugurato con una solenne funzione nel luglio 2009”.