Dopo la poesia, la logica, la giustizia, la politica, l’architettura, la follia, il tempo, la lingua ora ci domandiamo con Giorgio Ruffolo che cos’è l’economia? Proseguiamo il ciclo di incontri a cura di Luca Sossella, per comporre la piccola enciclopedia orale che uscirà in libreria in cd audio e dvd. La conferenza è suddivisa in tre parti. Nella prima si contempla il modo in cui l’uomo usa le risorse del suo ambiente: il rapporto tra economia, tecnologia, ecologia. Nella seconda si analizza il modo in cui si svolgono gli scambi all’interno dell’economia, in particolare il mercato e il ruolo della moneta. Nella terza si indagano i rapporti tra la potenza del capitalismo e il potere della democrazia. _“L’economia politica deve poter spiegare qual è il modo in cui le cose possono maggiormente servire per aumentare il benessere, certamente la ricchezza, ma anche la felicità , la felicità che è inscritta non nei libri di economia, ma addirittura in una delle più grandi costituzioni politiche della storia, la costituzione americana: happiness, la felicità del popolo. Gli economisti dovrebbero essere coscienti che la ricchezza serve alla felicità , che l’economia serve all’uomo e non è l’uomo a servire l’economia”. “L’economia non insegna a produrre. Quello è il compito della tecnica. L’economia insegna a scegliere. Scegliere quali cose produrre e quali metodi della produzione utilizzare. Produrre cose utili. Utili, per l’economista, significa solo che sono richieste da qualcuno, per qualunque ragione. Qualcuno che è disposto a pagare qualche cosa per averle. Si chiamano beni. Anche quando, moralmente parlando, sono mali. Perciò l’economista è un tipo un po’ cinico. Lui si definirebbe: un realista.” Giorgio Ruffolo_