La capacità di farsi rispettare e proteggere i propri confini personali non è un dono innato, ma un'abilità che possiamo coltivare consapevolmente. Quando ci ritroviamo costantemente in situazioni di sfruttamento, sia sul lavoro che nelle relazioni personali, spesso stiamo perpetuando schemi appresi nell'infanzia che ci hanno insegnato a mettere i bisogni degli altri prima dei nostri.Il primo segno dello sfruttamento è quella sensazione di malessere che avvertiamo nello stomaco quando diciamo "sì" mentre vorremmo dire "no". È il nostro corpo che ci segnala che stiamo tradendo noi stessi, sacrificando il nostro benessere sull'altare dell'approvazione altrui.Imparare a riconoscere il proprio valore è come regolare un termostato interno: quando qualcuno cerca di abbassare la temperatura del nostro rispetto personale, dobbiamo imparare a riportarla al livello giusto. Questo significa stabilire confini chiari, comunicare i nostri limiti senza sensi di colpa e, soprattutto, essere pronti a difenderli con azioni concrete.Il cambiamento più profondo avviene quando comprendiamo che il rispetto degli altri inizia dal rispetto per noi stessi. Non si tratta di diventare aggressivi o insensibili, ma di riconoscere che il nostro tempo, le nostre energie e il nostro benessere sono risorse preziose che meritano di essere protette.